Medicina nucleare
Tipo documento
Oggetti
Data di creazione
1957
Ente conservatore
Archivio dell'Ospedale Maggiore, Milano
Un dipinto atomico
L’opera proviene dalla clinica Mangiagalli e nel 1957 è ricordata nella sezione di Telecobaltoterapia presso la Clinica Ostetrico Ginecologica. Questa sezione, dotata di una bomba al cobalto per la cura dei tumori, era entrata in funzione nel dicembre del 1956.
Nel dipinto, Augusto Colombo raffigura sei medici disposti – tre per parte – intorno a un lettino sul quale è sdraiata una giovane donna. Essi, rappresentati con il camice, sono colti in diversi atteggiamenti: il primo a partire da sinistra sta leggendo un foglio che tiene tra le mani; l’uomo accanto a lui sta indicando con la mano destra il disco luminoso posto al centro dell’opera e nello stesso tempo sembra confrontarsi con il medico raffigurato esattamente di fronte a lui sulla destra del dipinto; da ultimo – sempre su questo lato – la terza figura risulta parzialmente nascosta dalla precedente e volge la testa all’indietro, si potrebbe dire quasi verso l’esterno della composizione. Sulla destra, invece, i medici sono in parte o totalmente di spalle e in particolare quelli in posizione esterna sembrano osservare attentamente il disco centrale. La testa della donna appoggia su un cuscino e il suo corpo è coperto da un lenzuolo fino al bacino. Il lettino sul quale è sdraiata appare invece sospeso nel vuoto.
Tutta la composizione è caratterizzata da uno sfondo molto scuro, rischiarato solamente dalla luce proveniente dal disco centrale che lascia individuare una sorta di struttura rappresentata dietro alle gambe dei due medici alla nostra sinistra e un soffitto quasi ribassato che a partire da sinistra occupa in lunghezza quasi tutta la parte superiore del dipinto. La luce generata dal disco è fredda e produce delle ombre rese dall’artista nelle tonalità del rosso.
Il centro del dipinto è costituito dal piccolo disco luminoso collocato quasi in corrispondenza del punto di intersezione delle diagonali del quadro. Si tratta del nucleo dell’atomo rappresentato dall’artista secondo il modello atomico proposto da Niehls Bohr nel 1913. Questo modello concepisce l’atomo come formato da un nucleo centrale e da elettroni, identificabili come dei piccoli pianeti, che si muovono intorno a esso secondo dei percorsi definiti, chiamati orbite.
L’opera è stata realizzata su un tessuto in cotone molto sottile incollato dall’artista su un pannello in multistrato.
Dalla bomba atomica all'Uomo Ragno, passando per Godzilla
Da un punto di vista storico, risultano molto significativi gli anni in cui Colombo dipinge Medicina Nucleare. Proprio nel 1957 viene scoperta da Hal Anger la gamma camera, un apparecchio utilizzato per eseguire scintigrafie. L’esame condotto attraverso la gamma camera permette di fotografare il corpo umano con speciali lastre grazie a una sostanza radioattiva iniettata nel corpo del paziente che a seconda delle sue condizioni di salute lascia tracce diverse sulle lastre. Può essere in un certo senso considerata l’antenata delle moderne TAC e risonanze magnetiche. Gli studi e il dibattito sull’energia nucleare sono molto intensi in quel periodo, anche perché negli anni immediatamente precedenti c’erano stati i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki e perché i migliori fisici italiani – ad esempio Enrico Fermi e i cosiddetti ragazzi di via Panisperna – si trovavano in America. Il nucleare spaventa molto e non è facile farlo accettare dai pazienti per uso medico. Sempre intorno agli anni Cinquanta del Novecento si assiste alla diffusione dei migliori romanzi di fantascienza, come ad esempio quelli di Isaac Asimov, legati proprio all’uso del nucleare e della bomba. Nel 1954 esce Godzilla, creato in Giappone. Godzilla è un Gojirasauro, una specie immaginaria legata alla famiglia del Tirannosauro, sviluppatasi nel periodo Giurassico-Cretaceo e sopravvissuta fino a tempi recenti, localizzata in alcune isole dell’Oceano Pacifico. Le radiazioni provocate dagli esperimenti nucleari americani nel Pacifico ne hanno aumentato smisuratamente le dimensioni, rendendolo un colosso aventi zampe delle dimensioni di una casa. L’arma principale di Godzilla è costituita da un raggio nucleare che emette dalla bocca e che a seconda della concentrazione di plasma al suo interno può risultare centinaia di volte più potente. Anche qualche decennio più tardi, negli anni Settanta, i fumetti come quello delle storie dell’Incredibile Hulk considerano i cosiddetti “raggi gamma”, sempre legati alla fisica nucleare. Il nucleare fa quindi ormai parte dell’immaginario collettivo, ma appare come alieno, pericoloso e sicuramente non facilmente accessibile. Come ultimo esempio è infine possibile ricordare il fumetto e la trasposizione cinematografica dell’Uomo Ragno, rispettivamente dell’inizio degli anni Sessanta e dei primi anni 2000. Nel primo caso l’Uomo Ragno sviluppa i suoi superpoteri perché morso da un ragno radioattivo, mentre nel secondo il ragno è transgenico. Si tratta quindi di un’ ulteriore testimonianza delle paure di ogni epoca legate alla scienza e alla tecnologia del proprio tempo.
(testo redatto in collaborazione con Noemi Bressan)