La Voce

Dopo l'8 settembre 1943 alcuni dipendenti della Cassa di Risparmio iniziarono la compilazione e la diffusione di un notiziario dal titolo "Memento", che si esaurì però dopo i primi tre o quattro numeri per l'intervento della polizia nazifascista, che arrestò il dipendente Antonio Tanzi per la sua attività sovversiva. Nel dicembre del 1943 la stampa clandestina continuò a diffondersi nella Cassa, grazie alla nascita de "La voce". La redazione era composta da: Silvano Citi, Nino Ferrari, Mario Osti e Mirko Zagnoli e prese subito posizione contro le elezioni sindacali del 1944, giudicate manipolate. Un altro gruppo di giovani antifascisti costituitosi tra il personale della banca, fece uscire un altro giornale clandestino dal nome "L'azione". Anche in questo caso la pubblicazione avvenne dopo l'8 settembre 1943 e su questo notiziario scrissero due ragazzi poi uccisi: Carlo Baruffi e Mario Luperini.

Sappiamo che di questa attività clandestina il presidente di allora, Giuseppe De Capitani, ne era a conoscenza, perché i primi due numeri del giornale sindacale fanno parte delle carte relative al personale nel fondo “Presidenti e vicepresidenti” del patrimonio Cariplo dell’archivio storico della Banca Intesa Sanpaolo.