Ritratto di Luigi Minguzzi
Tipo documento
Oggetti
Data di creazione
1943
Ente conservatore
Archivio dell'Ospedale Maggiore, Milano
Nella quadreria dell’Ospedale Maggiore si trova il quadro che rappresenta il presidente Luigi Minguzzi. Ne è autore Gianfranco Campestrini (1901-1979), che si era formato all’Accademia di Brera con Cesare Tallone, e che, divenuto a sua volta insegnante, lavorava presso il Liceo Artistico delle Orsoline di san Carlo; viene realizzato nel 1943; non è solo un ritratto, è un inno alla sua professione di agronomo e forse anche alla sua terra d’origine.
Sullo sfondo una dorsale di montagne appenniniche che si staglia su un cielo blu che sfuma in qualche nuvola bianca, poi, in una successione di piani, una bella cascina, una distesa di prati, messi dorate e un viottolo tra i campi, infine il personaggio, raffigurato platealmente con un mazzo di spighe in mano. Minguzzi appare come una persona semplice, volitiva e determinata, priva di qualsiasi snobismo o allure. Indossa una giacca di panno grigio per nulla sofisticata e “cede” all’eleganza solo nella cravatta blu scuro che spicca sulla camicia bianca, di cui si vedono le lunghe vele del colletto e la traccia del polsino nel braccio sollevato. Non sappiamo se il pittore conoscesse i numerosi articoli e libri di argomento agrario che Minguzzi scrisse (che spaziano dai trattati sulla fillossera e sulla cocciniglia del gelso alla potatura e palatura delle viti, dai manuali sull’organizzazione di un caseificio alla concimazione dei campi, dalla pianificazione articola di una regione alla cultura dei giardini) certo è che non lascia alcun dubbio su quella che è la passione professionale e la materia di competenza del personaggio. Ne esce un dipinto che potrebbe anche essere assimilato a un manifesto pubblicitario o a una foto realizzata in occasione di qualche manifestazione di carattere agricolo, ma che trasmette serenità, un profumo di sana aria campestre e simpatia immediata per il personaggio.
Scheda su LombardiaBeniCulturali