Società edificatrice di case per operai, bagni e lavatoi pubblici

Edificato
Il quartiere operaio di via S. Fermo (1862 - oggi)
Nel 1861, il Comune di Milano, dietro sollecitazione del sindaco Antonio Beretta e dell'assessore Tullo Massarani, diede impulso alla costituzione di una Società edificatrice di case operaie, bagni e lavatoi pubblici, poi approvata con regio decreto 18 maggio 1862.
Il programma della società era quello di "fornire per modico prezzo alle classi laboriose abitazioni decenti e salubri e mezzi di mondezza personale". L'utilità pubblica dell'iniziativa era ben presente ai promotori i quali non la consideravano solo "una miglioria materiale" ma anche uno strumento attraverso il quale garantire "l'ordine, la dignità e la costumatezza delle famiglie".
Tra il 1862 e il 1868, la società realizzò il primo quartiere operaio di Milano, nel quale trovarono alloggio oltre 1200 persone. I caseggiati che lo componevano, ubicati tra le vie Montebello, S. Fermo e S. Marco, vennero dotati di un lavatoio interno, di un altro lavatoio pubblico aperto anche ai non residenti e di un asilo infantile, dove i piccoli ospiti potevano far "tesoro di moralità e di salute mentre i genitori sono al lavoro".
Posta in liquidazione nella seconda metà del XX secolo, il suo patrimonio venne donato al Pio Albergo Trivulzio.