Società Dante Alighieri di Milano
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Aggregazione
Sede
Società Dante Alighieri di Milano di via Cappuccio (1900 - 1925)
La Società Dante Alighieri nacque a Roma nel 1889 per volontà di un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci, e fu eretta in Ente Morale con R.D. del 18 luglio 1893, n. 347 con lo scopo di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”.
La Dante ebbe la sua sede centrale nella Capitale, diretta da un Consiglio generale. A livello locale era costituita da Comitati, i quali a loro volta potevano promuovere la costituzione di sottocomitati o sezioni. Proprio per la volontà di diffondere la cultura italiana all’estero si potevano formare delle rappresentanze negli altri stati, come ad esempio quella creata a Bruxelles nel 1925. I finanziamenti per le iniziative e per il sostentamento delle comunità erano dati dalle quote pagate dai soci, i quali si dividevano in perpetui se avevano pagato 200 lire una tantum, in ordinari se invece versavano 10 lire annue, e aggiunti se contribuivano con 2 lire annue.
A Milano la Dante fu attiva dall’inizio del Novecento. La sua sede si trovava in via Cappuccio, davanti al Chiostro delle Umiliate. La città meneghina era il centro delle migrazioni di chi proveniva dalle terre irredente, e visto lo scopo statutario della Dante e il suo aperto schieramento a favore di un sentimento fortemente nazionalista, si instaurò fin da subito un legame a doppio filo con le associazioni irredente, in special modo a Milano, tanto che spesso i consiglieri dell’una e delle altre coincidevano. Il compleanno dell’associazione veniva festeggiato il 21 aprile, giorno simbolico dei Natali di Roma, e veniva celebrato con feste, balli e discorsi; nella primavera del 1913, ad esempio, nel Salone dell’Istituto dei ciechi di via Vivaio venne organizzata una grande festa conclusa con un discorso di Giovanni Bertacchi, membro della Società, e con le voci del coro dell’orfanotrofio. Durante la conferenza vennero anche distribuiti fiori, un numero unico della rivista della Dante e una cartolina commemorativa espressamente disegnata per l’occasione da Luigi Conconi, un esponente di spicco della scapigliatura.
Passati gli anni della guerra, nella quale la Dante ebbe a distinguersi per le sue opere assistenziali, si ritornò a celebrarne la nascita, e nel 1923 nei locali del Collegio Calchi-Taeggi, l'onore di parlare a nome della Società venne dato a Fabio Luzzatto, friulano e membro della Dante. A seguire c’erano stati un intrattenimento musicale, un servizio di rinfreschi organizzato dalle patronesse, ballo, giochi di gincana, fiera e pesca. Alla festa alcuni studenti si erano presentati in costumi del 1600 per commemorare insieme il cinquantenario della morte del Manzoni, che avendo sciacquato i panni in Arno non poteva che essere ricordato dalla Dante per il suo apporto alla lingua italiana.
Proprio il suo forte elemento identitario nei confronti dell’italianità la rese una delle poche associazioni che sopravvissero alle epurazioni del 1925, addirittura ricevendo il beneplacito del regime. Con una sede in zona più centrale, in via del Gesù, nel febbraio del 1925 vennero rinnovate tutte le cariche. Fra gli uscenti c’era anche Fabio Luzzatto, che era diventato inviso al fascismo per essersi rifiutato di prestare giuramento al regime. Sempre in quell’anno, per il 25° anniversario dell’assunzione al trono di Vittorio Emanuele III, venne annunciata l’erezione di un istituto per lo studio e la ricerca sul cancro, l’IRCCS. A far parte della Commissione esecutiva, presieduta dal Senatore Conte Febo Borromeo D’Adda fu chiamata anche la Dante Alighieri, nella persona del Presidente del comitato, Filippo Mezzi. Suo vice era Marco De Marchi, segretario Avancino Avancini, e cassiere Ercole Mattai del Moro.
La Società Dante Alighieri è attiva ancora oggi, e rappresenta una delle Istituzioni più importanti in ambito di valorizzazione, promozione e diffusione della nostra lingua e della nostra cultura: in Italia sono 95 i Comitati distribuiti in quasi tutte le province; all'estero le sedi della Società sono 423, diffuse in più di 60 Stati, e curano l'attività di circa 5.900 corsi di lingua e cultura italiane a cui sono iscritti più di 200.000 soci studenti. La Dante Alighieri è anche impegnata ad assicurare la presenza del libro italiano in tutto il mondo attraverso la costituzione e l'aggiornamento di oltre 300 biblioteche disseminate in ogni parte del pianeta e dotate di oltre 500.000 volumi di vario genere. La sede milanese è in via Napo Torriani, impegnata nell'insegnamento dell'italiano per gli stranieri.
Persone collegate
