Croce Rossa Americana

Sanità, Servizi assistenziali
Sede operativa
Ricovero della Croce Rossa Americana di via Giusti, 20 (1917 - 1919)
Sede operativa
Mensa popolare della Croce Rossa Americana di via Ponte Seveso, 48 (1917 - 1919)
Sede operativa
Ospedale della Croce Rossa Americana di via Armorari (1917 - 1919)
Sede operativa
Convitto della Croce Rossa Americana per fanciulli gracili orfani di guerra ad Affori (1918 - 1923)
Croce Rossa Americana (CRA)

A fianco del’intervento armato degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale, a partire dall’aprile del 1917, significativa fu anche l’opera di assistenza sviluppata dalla Croce Rossa Americana, rivolta sia ai militari che alla popolazione civile. Dopo la disfatta di Caporetto, per far fronte alla gran massa di profughi giunta a Milano, la Croce Rossa Americana supportò l’azione coordinata dal Comitato per l’assistenza civile del Comune. Così, accanto all’apertura di un Ospedale riservato ai soldati americani feriti sul fronte in via Armorari, l’organizzazione si prodigò nel conforto ai profughi di passaggio a Milano durante il viaggio per altre destinazioni nel Nord Italia.
Nel novembre 1917 la Colonia Americana di Lombardia, in unione con il Comitato lombardo della CRA, istituì anche una cucina economica per profughi in via Ponte Seveso 48 con servizio vivande fornito, senza scopo di lucro, dalla Società Cooperativa Cucine popolari. Al servizio in cucina e ai tavoli si alternavano signore americane ed italiane. Le presenze giornaliere crebbero in breve tempo dal centinaio di ospiti per ogni pasto all’apertura, agli oltre 300 registrati nell’aprile del 1918, sia a pranzo che a cena.

In via Giusti 20 fu invece aperto un rifugio per oltre 70 persone, presso la casa della Croce Rossa. Il ricovero era riservato a donne e bambini. Nel marzo 1918 erano ospitate 76 persone di cui 37 donne, 29 ragazzi, e 10 bambini, forniti di vitto, alloggio e vestiario. I bambini accolti frequentavano le scuole cittadine, le donne erano impegnate nella confezione di calze per i soldati. Chi era in cerca di un lavoro esterno, veniva assistito nella ricerca di un collocamento stabile.
Fu proprio durante una visita di una delegazione ufficiale al ricovero, nell’aprile del 1918, che fu decisa la costituzione di un ufficio della Croce Americana dedicato alla assistenza all’infanzia per i bambini del Nord Italia, con sede a Milano. Delle 300.000 lire stanziate per i bisogni della città di Milano, due terzi furono riservati all’invio alle colonie climatiche dei bambini figli di richiamati.
Convitto della Croce Rossa Americana per orfani gracili di guerra
Altra importante iniziativa per l’infanzia fu la fondazione di un Convitto per orfani gracili di guerra. La Croce Rossa Americana finanziò e promosse la costituzione dell’istituto, affidandone la creazione alla Associazione Per la scuola presieduta dall’ex sindaco di Milano Emanuele Greppi. Gli scopi del Convitto erano il sostegno ai fanciulli gracili orfani di guerra, la prevenzione antitubercolare, la promozione di studi e ricerche sulla educazione dell’infanzia. Gli americani offrirono un generoso contributo di 300.000 lire, con i quali furono affittati e sistemati i locali del convento dei Padri Oblati in Affori e si provvide alla cura e al mantenimento di un centinaio di bambini per il primo anno di attività, a partire dall’agosto 1918. Dal 24 agosto 1918 a fine febbraio 1919 furono accolti 119 bambini, di età compresa tra i cinque e i sette anni.

L'ospitalità comprendeva sia la cura fisica sia l'istruzione, alternando sana alimentazione e vita all'aria aperta (ginnastica, orticoltura, bagni di sole) allo studio, organizzato in tre classi elementari (due prime e una seconda) e una preparatoria "Casa dei Bambini". La direzione fu affidata al medico Lina Luzzani Negri, già allieva di Camillo Golgi, mentre fu consulente per la parte didattica la maestra Giuseppina Pizzigoni, insegnate innovatrice e creatrice della scuola "Rinnovata", dove ancora oggi si applica il suo metodo basato sulla sperimentazione e osservazione diretta da parte del bambino. Negli anni successivi l'istituto proseguì il suo compito rivolgendosi anche alla popolazione locale (Affori fu comune autonomo fino al 1923), con finanziamenti pubblici e privati, assumendo il nome di “Convitto Fanciulli Gracili e Orfani di Guerra - Principessa Piemonte”; fu eretto in Ente Morale nel 1923. Continuò l'attività di Convitto (con la denominazione Convitto Fanciulli Gracili e Orfani di Guerra - Achille Ricci) fino al 1984.