Asili Notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno
Ricoveri e convitti
Sede
Asili Notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno (1884 - 1957)
Sede
Dormitorio di Viale Ortles (1956 - 1978)
Le origini
Il 1° novembre 1884, grazie alla generosità dell’editore Edoardo Sonzogno (Milano 1836-1920), si inauguravano a Milano gli Asili Notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno, intitolati alla memoria dei genitori del benefattore, Lorenzo Sonzogno e Teresa Crespi. L’idea di realizzare il dormitorio, promossa da Lodovico Corio e sviluppatasi nell’ambito dell’associazione filantropica d’ispirazione massonica Soccorso fraterno, offriva una riposta concreta al dilagante problema della mancanza di alloggi per le classi popolari: un fenomeno che si fece particolarmente preoccupante sullo scorcio del secolo, aggravato dall’afflusso in città di immigrati in cerca di lavoro.
Nel Comitato promotore figuravano: il conte Carlo Borromeo, che ne assunse la presidenza, e il marchese Ferdinando Stanga, il deputato Giuseppe Mussi, il professor Lodovico Corio, l'ingegnere Luigi Mazzocchi, gli avvocati Onorato Barbetta, Giovanni Battista Barinetti, Riccardo Pavesi, Carlo Romussi e Scipione Ronchetti, i medici Gaetano Pini, Edoardo Porro e Andrea Verga, Angelo Binaschi. La componente femminile era rappresentata da Angela Galli e dalle emancipazioniste Anna Maria Mozzoni e Paolina Schiff.
L’istituto aveva sede nel nuovo quartiere operaio di Porta Vittoria, in via Pasquale Sottocorno 26-28 (attuali 46-48), in due palazzine progettate gratuitamente dall'ingegner Luigi Mazzocchi e finanziate da Sonzogno.
Il funzionamento
Eretto in ente morale nel 1889, il ricovero era in grado di dare accoglienza a una sessantina di ospiti per ogni edificio. Allo scopo di migliorarne i servizi, nel 1899 fu dotato di uno “stabilimento docce”, costruito grazie a un lascito dell’industriale Ermenegildo Castiglioni (Milano 1812-1896) e gestito a spese del Comune. Le condizioni per l’ammissione all’Asilo erano lo stato di povertà e la mancanza d’abitazione. La permanenza, inizialmente fissata in tre notti, poteva essere aumentata in casi particolari ed era gratuita per gli individui assolutamente privi di disponibilità economiche, mentre era previsto il pagamento di un modesto contributo per gli altri.
Il primo dopoguerra e la fusione nell'Eca
Dopo la I guerra mondiale, le urgenze sociali sempre più pressanti indussero gli amministratori a promuovere un coordinamento con i Ricoveri Notturni Levi e con il Ricovero di Mendicità gestito dalla Congregazione di Carità: coordinamento che negli anni trenta sarebbe stato imposto dal Regime tramite l’Ente Opere Assistenziali (EOA). La nascita dell’ECA – che subentrò alla Congregazione di Carità e all’EOA – ebbe ripercussioni importanti anche sulla vita dell’istituto: con il Regio Decreto del 27 dicembre 1938 gli Asili Notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno, unitamente ai Ricoveri Notturni Giuseppe Levi, vennero infatti fusi nell’Ente Comunale di Assistenza, perdendo l’autonomia della quale avevano goduto per oltre mezzo secolo.