Quartiere Varesina

Scheda redatta da Paola Bianchi

Architettura civile

Data di costruzione 1945 - 1950

Il gruppo di quartieri posti tra le vie Varesina e Mac Mahon - Varesina, Mangigalli II, "Pompeo Castelli" - progettati dall’Istituto autonomo case popolari subito dopo la guerra, si riallaccia alla tradizione dell’ “isolato razionale”, che aveva caratterizzato molte realizzazioni anteguerra; il principio su cui si basano è quello di un’edilizia aperta, costituita da corpi di fabbrica paralleli la cui disposizione è influenzata soprattutto da problemi di orientamento. Un’edilizia questa, che stabilisce anche un nuovo rapporto tra spazio pubblico e spazio privato: “non esiste più la netta contrapposizione fra lo spazio pubblico stradale e lo spazio privato interno ai cortili, né, di conseguenza, la marcata differenza fra una facciata rappresentativa su strada e le facciate poste sul retro”. I nuovi quartieri, pur inseriti nella griglia stradale, tendono “ad emanciparsi, con la creazione di una viabilità di distribuzione interna”; “allo spazio pubblico della rete stradale principale si affianca uno spazio semipubblico che permea, sia pure in modo ancora embrionale, tutto l’intervento” (Progetto casa Milano sud. Lineamenti per il progetto del territorio, Comune di Milano, Ripartizione urbanistica, Ufficio urbanistico, 1985 ca.).