Acquisizione del Santuario di S. Giuseppe da parte della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde

Scheda redatta da Giulia Maffina

L’ottenimento del Santuario di San Giuseppe di via Verdi a Milano da parte della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde avvenne nel 1878. La Chiesa - con annessa canonica, arredi sacri e diritti inerenti - fu acquisita dalla Cariplo con atto notarile datato 14 agosto 1878 dalla Congregazione di Carità. L’acquisizione si inseriva in una fitta serie di patti e convenzioni intrapresi fin dal 1869 per liberare il terreno su cui la Cariplo si accingeva a costruire la sua nuova sede, la Ca’ de Sass, inaugurata nel 1872.

La chiesa sorse all’inizio del Cinquecento, ma fu interamente riedificata a partire dal 1607 da Francesco Maria Richini, uno dei maggiori architetti lombardi del Seicento. Nel mese di marzo del 1616 il cardinale Federico Borromeo inaugurò la nuova costruzione, ma i lavori per ultimarla continuarono per altri due decenni. Il committente fu il Luogo Pio di San Giuseppe, che ebbe in quel luogo sede fino al 1784, quando iniziarono le soppressioni promosse da Giuseppe II, nel quadro di una riforma che coinvolse l’intero sistema assistenziale lombardo. I beni mobili e immobili del santuario furono assorbiti dalla Congregazione di Carità milanese, che vendette alla Cassa di Risparmio.

Santuario di San Giuseppe, ripreso in occasione della fine dei lavori di sistemazione del sagrato antistante, 1973 circa (Foto di Mario La Porta) (Archivio storico di Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Cariplo)

 

La Chiesa di San Giuseppe il 15 novembre 1931 venne eretta “in ente autonomo col titolo di Santuario di S. Giuseppe alla immediata dipendenza dell’Arcivescovo di Milano” con decreto del Cardinale Alfonso Ildefonso Schuster, in quegli anni a capo della Diocesi meneghina.