Carlo Bertolazzi

Rivolta d'Adda, 3 novembre 1870 - Milano, 2 giugno 1916
Attività
Scrittore
Discendente da una ricca famiglia della borghesia cremonese, Carlo Bertolazzi nacque a Rivolta d'Adda il 3 novembre 1870.
Appassionato di letteratura e teatro fin da giovanissimo, esordì sulle scene con il dramma Mamma Teresa, rappresentato al Teatro Gerolamo di Milano il 6 giugno 1888, cui seguì la Trilogia di Gilda, data nel 1889 al teatro Guidi di Pavia, città nella quale si era trasferito per seguire i corsi della facoltà di giurisprudenza. Parallelamente agli studi universitari, portati a termine nel 1894, continuava a cimentarsi nella scrittura teatrale, componendo anche le sue prime opere in dialetto milanese: Ona scena de la vida (1890), Al Mont de pietaa (1892) e El nost Milan (1893), che sancirono il sodalizio con il capocomico Gaetano Sbodio (1844 - 1920).
La prima parte di El nost Milan, intitolata La povera gent, venne rappresentata al teatro Carcano di Milano il 6 febbraio 1894, ottenendo un buon riscontro di pubblico. Suddivisa in quattro atti, il terzo e il quarto dei quali ambientati in due luoghi emblematici del progetto MilanoAttraverso: Ai cusinn economich e Ai Asili Notturni. Meno successo ebbe invece la seconda parte, I sciori, data ancora al Teatro Carcano il 31 gennaio 1895.
Modesto apprezzamento riscossero anche i copioni in lingua italiana degli anni Novanta, come La maschera e Il successore che furono quindi tradotti in vernacolo.
Ampio consenso ottenne invece La gibigianna, presentata al Teatro dei filodrammatici il 5 gennaio 1898. Ciononostante Bertolazzi decise di abbandonare la scrittura in dialetto, anche se alcuni dei suoi testi successivi, come L'egoista e La zitella, vennero tradotti in veneziano da Ferruccio Benini (1854 - 1916), direttore della Comica compagnia veneta.
Duramente provato dalla tisi e dal declino del favore del pubblico, dopo la morte dell'amico Benini nel febbraio 1916, decise di ritirarsi definitivamente dall'attività teatrale per intraprendere la professione di notaio. Si spense per l'aggravamento della malattia il 2 giugno 1916.
Nel 1903 aveva sposato l'attrice Elisa Grilli (1880 ca - 1958), che aveva lavorato nella sua commedia La gibigianna nel 1898 e che dopo la sua morte si fece promotrice della salvaguardia della sua opera.