Ersilia Bronzini Majno

Scheda redatta da Eleonora Cirant

Milano, 1859 - Milano, 1933

Attività
Dirigente, Emancipazionista, femminista, Giornalista

Ersilia Bronzini nasce a Milano da una famiglia di media borghesia. In seguito al fallimento dell'azienda familiare è costretta, come la sorella Viriginia, ad interrompere gli studi poiché, in caso di restrizione economica, la mentalità dell'epoca predilige i figli maschi nell'accesso agli studi superiori. I fratelli Arturo e Edgardo si laureano e diventano rispettivamente di ingegnere e di avvocato. La sua ampia cultura sarà frutto dello studio autodidatta, sostenuto dal fratello Arturo.

Ersilia Bronzini Majno con le figlie Carlotta e Mariuccia e con il figlio Edoardo

A ventiquattro anni sposa Luigi Majno, avvocato già difensore degli operaisti al processo del 1887 e deputato socialista dal 1900 al 1904. Come avvocato Luigi si occupa prevalentemente di cause di lavoratori poveri e le sue parcelle sono più nominali che reali. In situazione economica precaria nascono Carlotta (1884), Edoardo (1886) e Maria (detta Mariuccia, 1888). Alla figlia Mariuccia, morta di difterite nel 1902 a soli 13 anni, è dedicata la fondazione dell'Asilo Mariuccia, struttura di ricovero, cura e assistenza destinata al recupero di ragazze e donne avviate alla prostituzione o vittima di violenza intrafamiliare. Nel 1906 perderà anche la figlia Carlotta.

La Guardia ostetrica, istituita da alcuni medici (tra cui Anna Kuliscioff) per l'assistenza gratuita alle donne più povere, è il suo primo terreno di intervento politico sociale. E' nell'attività di propaganda a favore della Guardia ostetrica che incontra Edvige Gessner Vonwiller. Il loro sodalizio prosegue nella Associazione generale di mutuo soccorso e d’ostruzione alle operaie, fondata da Laura Solera Mantegazza e nella Lega per la tutela degli interessi femminili.

In queste esperienze germoglia l'idea di una associazione "ombrello" che possa riunione in una sola sede tutti gli enti che organizzano le donne al fine della loro emancipazione. Ersilia Bronzini Majno è infatti tra le fondatrici e la protagonista forse più carismatica dell’Unione femminile, costituita alla fine del 1899 ed eretta in cooperativa come Unione femminile nazionale nel 1905, dopo la nascita di sezioni in tutta Italia.

Nodo importante nella rete di relazioni tra socialismo e femminismo, movimenti politici e amministrazione cittadina, dà un’impronta determinante ad una serie di istituzioni della nascente assistenza laica milanese, rivolte in particolare ai bisogni di donne e bambine.

L’azione propulsiva di Ersilia Bronzini Majno si esprime sia nella creazione di servizi sociali, sia in un puntuale lavoro di inchiesta e analisi teorica. Direttrice del periodico Unione femminile dal 1901 al 1905, conferenziera, giornalista, organizzatrice instancabile, sceglie l’assistenza pubblica e il campo socio-sanitario come terreno per seminare non solo nuove idee, ma anche nuove pratiche. Il suo contributo è stato importante anche nella riforma del trattamento giudiziario delle persone minorenni (viene infatti chiamata a fare parte della Commissione Reale per lo Studio dei Provvedimenti contro la Delinquenza dei Minorenni)

Nel 1915, anno della morte del marito, inizia a distaccarsi dall’Unione femminile nazionale, dimettendosi dal consiglio di amministrazione. Continua comunque a prestare la propria attività in diverse istituzioni di assistenza.

Nell’aprile del 1920, per dissensi con la linea di condotta del consiglio dell’UFN, si allontana definitivamente dall’istituzione che aveva contribuito a creare, rinunciando anche ad esserne socia e dedicandosi successivamente per lo più al Comitato contro la Tratta delle bianche e all’Asilo Mariuccia.

A partire dal 1923 si ritira gradualmente dall’attività pubblica, anche per non appoggiare indirettamente il regime fascista. Fino al 1933, anno della sua morte, dedica tutte le sue energie all'Asilo Mariuccia.

Scritti di Ersilia Bronzini Majno e bibliografia su www.unionefemminile.it