Stefano Jacini

Scheda redatta da Giulia Maffina

Milano, 3 novembre 1886 - Milano, 31 maggio 1952

Attività
Banchiere, Politico

Stefano Jacini fu nominato presidente della Cassa di Risparmio l'8 aprile 1946 e si insediò nella carica il 9 ottobre 1946, al termine dell'Amministrazione della Commissione Provvisoria di Reggenza, che resse l'Istituto per circa diciotto mesi, a partire dal 26 aprile 1945.

Confermato alla carica per altri cinque anni con Decreto ministeriale 7 giugno 1951, non porterà a termine il mandato, essendo deceduto il 31 maggio 1952 all'età di 65 anni.

Jacini era nato a Milano il 3 novembre 1886 in una famiglia della più cospicua nobiltà agraria lombarda ed era nipote dell'omonimo statista che fu ministro di Cavour, Ricasoli e La Marmora.

Laureatosi in giurisprudenza nel 1908 presso l'Università di Genova, iniziò la sua attività politica nel 1911 con l'elezione a consigliere comunale di Milano nella giunta Greppi; nel 1914 fu eletto consigliere provinciale per il mandamento di Vimercate.

Partecipò alla grande Guerra riportando diverse onorificenze al valore.

Seguace e amico di don Sturzo, fu fra i primi aderenti al partito popolare, che rappresentò alla Camera per tre legislature, dal 1919 al 1926.

Fu un appassionato studioso di problemi migratori e, come vice presidente e membro del consiglio direttivo dell'"Opera Bonomelli", si occupò per vent'anni dell'assistenza ai nostri emigrati; fu anche membro del Consiglio superiore dell'Emigrazione e della Commissione per gli affari esteri.

Fervente antifascista, dopo l'8 settembre 1943 fu colpito da un mandato di cattura e si rifugiò in Svizzera.

Rientrato in Italia, alla fine del 1944, riprese il suo impegno politico. Fu nominato membro della Consulta Nazionale e Ministro della Guerra nel governo Parri e venne chiamato a presiedere il primo comitato nazionale della DC. Candidato alle elezioni del 2 giugno 1946, venne eletto membro dell'Assemblea Costituente.

Nel 1948 Jacini divenne senatore di diritto della I legislatura repubblicana. In senato fu presidente della commissione Esteri.

Negli stessi anni in cui presiedeva la Cariplo, Jacini svolse per il governo italiano importanti incarichi all'estero: ambasciatore straordinario presso la Repubblica argentina nel 1947; rappresentante italiano presso l'United Nations Educational Scientific and Cultural Organization (UNESCO), quindi capo della delegazione italiana alla sua III Conferenza generale, fu infine nominato presidente del Consiglio esecutivo; europeista convinto, venne scelto dal Senato quale membro del Consiglio d'Europa e da questa assemblea eletto, nel 1949, vice presidente.

Fra le cariche culturali si segnalano la presidenza del Circolo Filologico Milanese e quella del Comitato Milanese della Società Dante Alighieri.