Antonio Civelli

Scheda redatta da Maria Cristina Brunati

Milano, 25 ottobre 1850 - Firenze, 25 maggio 1930

Attività
Imprenditore

Figlio dell'editore massone Giuseppe (1816 - 1882) e di Angiola Annoni, nel 1866, ad appena 16 anni, partì volontario per la Terza guerra d'indipendenza.

Iniziato alla massoneria nel 1876 nella loggia "La Ragione" di Milano, nel 1879 fu tra i più attivi promotori dell'associazione Soccorso fraterno, assumendo la presidenza del sub-comitato di Porta Vittoria.

Lavorò nell'impresa di famiglia, fondata dal padre nel 1843, che aveva stabilimenti a Milano, Verona, Roma, Torino, Ancona e Firenze. Proprietario delle testate giornalistiche "Il Corriere italiano", "Il Diritto", "La Lombardia" e "L'Adige", oltre che all'attività editoriale, alla fine del secolo si interessò alla nascente industria automobilistica, divenendo cofondatore della fabbrica per la produzione di automobili "Florentia", che poteva vantare tra i suoi clienti anche la regina Margherita. 

Trasferitosi a Firenze, vi rivestì ruoli di spicco. Nel 1884, anno in cui passò passò alla loggia fiorentina "Concordia" (matr. 515), fu eletto consigliere comunale. Nel 1889 venne designato assessore comunale e vicepresidente dell’Associazione industriale e commerciale, nel 1891 assunse la presidenza della locale Camera di commercio di Firenze e quella dell’Associazione della stampa toscana.

Eletto deputato nelle fila della sinistra a partire dal 1892 per quattro legislature consecutive (XVIII, XIX, XX e XXI) nel Collegio Firenze I, il 4 marzo 1905 fu nominato senatore del Regno.

Ad Antignano, nei pressi di Livorno, possedeva una villa in cui ospitò ripetutatmente Giovanni Fattori. Dei rapporti tra Civelli e Fattori rimangono il dipinto "La scolarina" (1893), in cui l'artista ritrasse la figlia dell'imprenditore alla quale impartiva lezioni di pittura, e uno scorcio del lungomare di Antignano (1894).

Fu insignito di numerose onoreficenze: cavaliere (1890), poi ufficiale (1894) e commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (1901), fu anche cavaliere e commendatore dell'Ordine della Corona d'italia.

 

Persone collegate

Lodovico Corio
28 aprile 1847 - 25 gennaio 1911

Istituzioni collegate