Ente Opere Assistenziali (EOA)

Servizi assistenziali
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Asso di via Grigna (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Grassigli di Dergano (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Mameli di via Paulucci di Calboli (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Montegani di via Tibaldi (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Mussolini di viale Montello (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Oberdan di via Cadamosto (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Pepe di via Ripamonti (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Piave di via Prospero Finzi (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Sarfatti di via Novara (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Socrate di viale Espinasse (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Sciesa di via S. Spirito (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Sette di via Padova (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Tonoli di via Del Sarto (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Gandolfo di via Affori (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Filzi di via Sammartini (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Baldini di via Conte Rosso (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Baracca di via Duccio da Boninsegna (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Battisti di via Mantova (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Beretta di via Baggio (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Bernini di via Tenca (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Bonservizi di via Mercantini (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Cantore di via Cesare da Sesto (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Corridoni di via Pietro Calvi (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Crespi di via Revere (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA D'Annunzio di via San Marco (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Delcroix di via dei Cinquecento (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Diaz di via Ponti (1932 - 1937)
Sede operativa
Gruppo rionale EOA Melloni di via Rogoredo (1932 - 1937)
L'assistenza alla metà degli anni Venti
Fin dai primi anni ’20 i gruppi rionali fascisti milanesi avevano realizzato comitati di beneficenza per assistere poveri, disoccupati, sfrattati. Secondo una relazione sulle attività della Federazione provinciale milanese del 1926, per opera dei 28 gruppi rionali cittadini 10.000 bambini erano stati inviati alle colonie elioterapiche estive ed erano stati distribuiti 12.000 pacchi dono natalizi. I fasci femminili, in particolare, si resero protagonisti dell'azione più capillare sul territorio segnalando di volta in volta i casi di bisogno più evidente. A Milano emergeva particolarmente il grave problema degli sfrattati e dei senza casa, considerata la grande immigrazione e i massicci sventramenti del centro storico per la realizzazione del nuovo piano regolatore. Le iniziative a livello di quartiere, rivolte soprattutto ai poveri durante la stagione invernale e ai bambini per le colonie estive, si affiancavano a progetti simili promossi dal Comune e da diverse opere pie. La sovrapposizione degli interventi provocava frequentemente problemi organizzativi, aspra competizione per ottenere i finanziamenti necessari e a volte sospetti di imbrogli e malversazioni.
All’inizio degli anni ’30 il partito fascista affidò direttamente alle sedi locali un ruolo sistematico per l’assistenza degli sfrattati, dei disoccupati e dei soggiorni climatici per i bambini, che assumevano particolare importanza nella prospettiva della formazione di una più sana e robusta generazione di italiani.

Nel 1929 fu appunto creato presso la Federazione provinciale milanese un Ufficio centrale che doveva coordinare tutta l’attività assistenziale dei diversi gruppi rionali cittadini e degli altri comuni. A partire dal 1930 vennero creati posti di ristoro invernale che distribuivano cibo, combustibili per il riscaldamento e indumenti. Questo tipo di soccorsi, che dovevano durare per la sola stagione più fredda, si trasformarono in iniziative continue di assistenza come il ristoro invernale di San Vittore che fu il primo nel suo genere. In seguito il posto di ristoro principale sarebbe stato gestito direttamente dall’opera pia Levi, già impegnata nella conduzione del Ricovero notturno. Nel mese di aprile del 1930 furono prestati soccorsi a 12.000 famiglie milanesi.
La fondazione del nuovo Ente
Nel maggio del 1931 venne creato l’Ente Opere Assistenziali come ente permanente che coordinava l’azione dei fasci femminili, dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, dell’Opera Nazionale Balilla, della Croce Rossa, e del Consorzio Antitubercolare provinciale, per i soggiorni estivi. La sua attività proseguì anche nella successiva stagione fredda, per razionalizzare i sussidi invernali.

Nel 1932 ogni gruppo rionale fascista funzionava da ufficio locale dell’EOA; presso l’ufficio si svolgevano le operazioni dei tre enti di assistenza funzionanti in città: Federazione fascista, Comune, Congregazione di carità. La prima elargiva sussidi in natura (cibo e combustibili, sussidi per l’affitto, riscatto delle polizze al Monte di pietà), il secondo si occupava dei ricoveri ospedalieri e in sanatorio, l’ultima distribuiva sussidi in denaro e provvedeva al ricovero degli anziani nei suoi istituti dipendenti. I fondi della Federazione erano riservati a disoccupati, sfrattati, militari e operai rimpatriati, anche per creare clientele e legami politici e come azione di propaganda e controllo del regime fascista tra i ceti più popolari; agli altri poveri dovevano pensare le pie istituzioni. L’EOA era di fatto un centro di smistamento e registrazione degli aiuti forniti. Ogni assistito era infatti dotato di un apposito libretto ed era registrato in un casellario centrale collocato nella "Casa dell'assistenza" nell'attuale via Nirone.
L’assistenza era comunque fatta in nome del duce, al quale erano ad esempio intestate le donazioni dei pacchi natalizi del “Natale del duce” o per esaltare la prodigalità del partito con ad esempio la "Befana fascista"; dall’altro lato si cercava di mantenere riservato l’intervento assistenziale, per nascondere il crescente disagio economico della popolazione durante la crisi dei primi anni ’30. Altro compito dell'EOA era quello di assistere la manodopera agricola; in particolare per il nord fu importante l'aiuto dato alle mondariso e ai loro figli, soprattutto durante i trasferimenti dalle loro case alle risaie, come avveniva alla Casa dell'operaio di piazza Miani. All'epoca della monda del riso si calcolava lo spostamento annuale di circa 180.000 donne.
L’EOA si ritrovò di fatto a gestire non l’assistenza temporanea, per la quale era stato pensato, ma un ben più complesso sistema di aiuti, che richiedeva una maggiore centralizzazione. Nel 1937 vennero infatti creati gli Enti Comunali di Assistenza, controllati dai podestà, che riunivano tutte le funzioni dell’assistenza pubblica. Ai gruppi rionali rimasero l’organizzazione e la gestione delle colonie estive.