Centro nazionale dell'emigrazione di Milano

Scheda redatta da Paola Bianchi

Ricoveri e convitti, Servizi assistenziali

Sede
Centro nazionale dell'emigrazione - ex caserma Garibaldi (1947 - oggi)

La Direzione generale dell'emigrazione del Ministero degli affari esteri annunciò nel giugno del 1947 l'allestimento, a Milano, di "uno dei più grandi e moderni centri di sosta per gli emigranti esistenti al mondo" (1) presso i locali dell'ex caserma Garibaldi in piazza Sant'Ambrogio, sotto la direzione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale (...). Cortili, corridoi, camerate, locali di mensa e di ritrovo sono quanto di più spazioso ed igienico di si possa desiderare" (2). Tale centro, come gli altri aperti nel paese in seguito al DL n.381 del 1948, fu uno strumento fondamentale per la realizzazione della nuova politica migratoria perseguita dai governi italiani dopo il secondo conflitto mondiale.

Il Centro venne inaugurato il 5 ottobre 1947 dal direttore Benigno Marmori alla presenza del Ministro del lavoro Amintore Fanfani (3).

A Milano esisteva già, dal 1946, un centro di raccolta e transito dei migranti, organizzato dal Ministero del lavoro con sede presso la Stazione centrale, precisamente nei sotterranei raggiungibili scendendo le scale in fondo al binario 6. Il Centro venne poi trasferito nella più decorosa sede di piazza S. Ambrogio (4) e in Stazione centrale rimase il luogo di sosta del marciapiede n.6, come ritrovo per i migranti in partenza, bisognosi di brevi soste e rifornimenti di cibo.

Fu però solo nel 1948, con il decreto legislativo n.381 del 15 aprile, che vennero aperti a livello nazionale i Centri dell'emigrazione alle dipendenze del Ministero del lavoro e della previdenza sociale (Divisione organizzazione e amministrazione degli uffici del lavoro e della massima occupazione) (5), da dove transitavano tutti i lavoratori che rientravano negli accordi stipulati dal governo italiano con i paesi interessati ad accogliere manodopera italiana. Presso i centri operavano le commissioni straniere di reclutamento che esaminavano i lavoratori candidati alla partenza.

 

Note
(1) Bollettino quindicinale dell'emigrazione, n.2, 10 luglio 1847, p.25.
(2) Bollettino quindicinale dell'emigrazione, n.2, 10 luglio 1847, p.25.
(3) Bollettino quindicinale dell'emigrazione, n.8, 1847, p.138.
(4) Bollettino quindicinale dell'emigrazione, n.2, 10 luglio 1847, p.25.
(5) Michele Colucci, Organizzare l'emigrazione: il nuovo ruolo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale (1945-1957), in «Le Carte e la Storia, Rivista di storia delle istituzioni», p.198.

 

Bibliografia

Michele Colucci, Organizzare l'emigrazione: il nuovo ruolo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale (1945-1957), in «Le Carte e la Storia, Rivista di storia delle istituzioni» 1/2008, pp. 191-205.