Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (Cariplo)

Denominazioni
Dal 1823 al 1860, Cassa di Risparmio di Milano
Dal 1861 al 1889, Casse di Risparmio delle Provincie di Lombardia
Dal 1890 al 1980, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde
Dal 1980 al 1991, Casse di Risparmio delle Provincie di Lombardia
Dal 1992 al 2000, CARIPLO S.p.A.
Sede
Ca' de Sass (1872 - 2000)
Il 12 giugno 1823 la Commissione Centrale di Beneficenza (CCB) istituì la Cassa di Risparmio di Milano. La Commissione esisteva già dal dicembre 1816 e amministrava l'«opera pia, detta del Fondo di Beneficenza di Lombardia», nata per far fronte alla crisi economica e all'indigenza che colpì il Lombardo-Veneto dopo le guerre napoleoniche.
La Cassa si diffuse in pochi anni con dipendenze in tutta la Lombardia, limitatamente all'attività di emissione di libretti di risparmio al portatore e con modalità d'impiego in fondi pubblici e prestiti ai corpi morali. L’immediato successo e il conseguente affermarsi di una dimensione regionale, che ne fece un unicum nel panorama delle casse di risparmio europee, comportò un’imponente crescita delle risorse finanziarie amministrate.
L'Istituto aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli a livello mondiale e tale status trovava sontuosa rappresentazione nella neo-rinascimentale sede di via Monte di Pietà, la «Cà de Sass», inaugurata nel 1872 e opera dell'ingegner Giuseppe Balzaretti, che s'ispirò alle dimore storiche dei grandi banchieri fiorentini.
Per celebrare il primo centenario, sotto la guida del marchese Giuseppe de Capitani D’Arzago (presidente dal 1924 al 1945), la Cariplo promosse un congresso internazionale con la partecipazione delle associazioni di categoria e delle principali casse di vari paesi. In tale occasione fu istituita la Giornata Mondiale del Risparmio che si celebra ancora oggi il 31 ottobre di ogni anno.
Dal 1923 la Cariplo iniziò la sua attività nel settore esattoriale e nel 1928 ottenne l'appalto dell'Esattoria Civica di Milano. Nello stesso anno si costituì la gestione separata del Credito Agrario.
Dal 1953 l'operatività della banca si ampliò con la fondazione del Mediocredito Lombardo, un istituto di credito speciale per il finanziamento a medio-lungo termine delle piccole e medie imprese. Tale ampliamento rappresentò un episodio del più vasto processo di trasformazione della fisionomia operativa dell'Istituto avvenuto negli anni Cinquanta e Sessanta sotto la guida di Giordano Dell'Amore (presidente della Cariplo dal 1953 al 1979), che era subentrato al conte Stefano Jacini, che resse l’istituto dal 1946 al 1952.
Negli anni Ottanta la crescita della Cassa fu significativa, sia a livello territoriale che commerciale; l'Istituto assunse sempre più la fisionomia di gruppo polifunzionale. Negli anni Novanta assunse varie partecipazioni in casse di risparmio dell'Italia centrale e meridionale. Nel 1991, contestualmente all'incorporazione del già controllato Istituto Bancario Italiano (IBI), l'attività bancaria fu conferita ad una nuova società, la Cariplo SpA.
Nel 1998 il Banco Ambrosiano Veneto ha aggregato Cariplo dando vita al gruppo Banca Intesa e, nel dicembre 2000, Cariplo è stata incorporata in Banca Intesa.
Dalla sua natura di ente economico nato come emanazione di un ente benefico deriva in parte la specificità dei documenti conservati: non solo gli atti societari fondamentali e le pratiche relative agli uffici di Direzione, alle reti delle filiali e al patrimonio immobiliare, ma anche quelli connessi alle erogazioni benefiche e agli interventi di carattere culturale, solidaristico ed assistenziale, che attestano i legami con il territorio di riferimento.
Il nucleo più antico dell'archivio è costituito dal cosiddetto Fondo Storico (1816-1928, con documenti dal 1472), articolato secondo un titolario per materia di matrice ottocentesca.
All’interno del patrimonio Cariplo sono conservati anche i documenti delle cosiddette sezioni “speciali”: Credito Fondiario, Credito Agrario, Esattoria, Opere Pubbliche. Si segnalano inoltre i fondi archivistici legati all’istituzione di diverse Opere Pie connesse all’attività di beneficenza; i principali sono il Fondo della Beneficenza, la Fondazione Vittorio Emanuele II, l’Opera Pia di Soccorso per i Figli dei Lavoratori e la Fondazione Opere Sociali.
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