Giuseppe De Capitani D'Arzago

Scheda redatta da Giulia Maffina

Milano, 15 febbraio 1870 - Paderno Dugnano (MI), 17 novembre 1945

Attività
Banchiere, Politico

Discendente da una famiglia di antica nobiltà lombarda, Giuseppe De Capitani d’Arzago (Milano, 1870 - Paderno Dugnano, 1945) fu presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde dal 1924 al 1945.
Sin da giovane coprì numerose cariche in commissioni comunali e provinciali e nella Giunta provinciale milanese, oltre a presiedere gli Orfanotrofi milanesi e il Pio Albergo Trivulzio.

Fu deputato per quattro legislature e alla Camera fu rappresentante dell'ala destra del Partito Liberale prima di passare nel Partito Fascista. Ricoprì l'incarico di sottosegretario al Tesoro nel primo gabinetto Facta e di ministro dell'Agricoltura con Mussolini dal 28 ottobre 1922, ma uscì dal Ministero nell'agosto 1923 per l'unificazione del dicastero dell'Agricoltura con quello dell'Economia nazionale. Preparò varie leggi tra cui quella sull'agricoltura e quella sulla caccia.

Fu chiamato da Mussolini con l'incarico di commissario governativo alla "Società Umanitaria", incarico che lasciò nel febbraio 1924 per assumere il 6 marzo dello stesso anno quello di Presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde.

Sotto la sua presidenza, nel 1926, nacque il Dopolavoro della Cariplo.
Presiedette anche l'Associazione nazionale fra le Casse di risparmio italiane dal 1938 e l'Istituto internazionale del risparmio. Fu membro del Consiglio della Corporazione delle Aziende di credito dal 1942 e commissario straordinario dell'Associazione per lo sviluppo dell'alta cultura dal 1941. Fu, per parecchi anni presidente dell'Associazione commercianti ed esercenti di Milano. Tra il 1928 e il 1929 fu podestà di Milano e dal 1° gennaio 1929 venne nominato senatore. Dal 1934 divenne vicepresidente del Senato.
Lasciò la presidenza della Cariplo nel 1945 e morì alla fine dello stesso anno.