
Quartiere Regina Elena
Nato per ospitare gli sfrattati dell’ex reclusorio Parini e più in generale le famiglie più indigenti della città, fu costruito su progetto di Giovanni Broglio fra il 1925 e il 1928 tra le vie Ravenna, Pomposa, e piazza Gabrio Rosa. In questa prima realizzazione furono costruiti dall’Istituto Autonomo Case Popolari 11 fabbricati per un totale di 1.175 alloggi. Negli anni successivi fu ampliato fino a raggiungere il numero di 49 edifici situati su un’area estesa fino alle via dei Cinquecento, Polesine e Mompiani, sviluppandosi in quattro grandi lotti trapezoidali le cui strade convergevano in piazza Ferrara dove si trovava il mercato del quartiere. Dedicato alla Regina Elena, consorte di Vittorio Emanuele III presente alla posa della prima pietra il 25 aprile 1925, il complesso porta oggi il nome di Giuseppe Mazzini.

Vittorio Emanuele III alla posa della prima pietra del quartiere Regina Elena
Alla presenza del Re, accolto da una piccola folla di curiosi e dal canto degli alunni delle scuole della zona, era stata organizzata una breve cerimonia che si sarebbe conclusa con il discorso del Presidente dell’Istituto Borgomaneri e con la firma della pergamena da chiudere nella pietra posata per l’occasione. Secondo quanto promesso, le prime case sarebbero state pronte per la fine di quell’anno. Gli alloggi erano composti da un soggiorno e una camera da letto di uguale metratura, e da servizi igienici (lavatoi, latrine e ripostigli) ricavati in facciata dalle intercapedini in cemento armato alternate ai balconi.
Fonti: “Milano bollettino del Comune”, maggio 1933; G. Broglio (a cura di), “L’Istituto per le Case Popolari di Milano e la sua opera tecnica dal 1909 al 1929”, Milano, 1929.
Foto: quartiere Regina Elena (Archivio ALER Milano, in alto); Vittorio Emanuele III alla posa della prima pietra, 25 aprile 1925 (Civico Archivio Fotografico di Milano, al centro)