“Ex-garibaldino, bello, sorridente, elegantissimo, profumato”, Riccardo Pavesi, fu molto più di quanto lasci intuire questa affascinante descrizione apparsa su “La Lettura”, l’inserto culturale del “Corriere della sera”, nel 1926.
Durante la sua breve vita, Pavesi fu soprattutto un uomo impegnato, capace di agire da protagonista sulla scena culturale e politica milanese della seconda metà dell’Ottocento, muovendosi su fronti diversi come avvocato, giornalista, politico ed imprenditore, sempre animato dalla fiducia nel progresso sociale e nelle possibilità di riscatto delle fasce più disagiate della popolazione.
Socio fondatore del “Corriere della sera” insieme a Riccardo Bonetti, Pio Morbio ed Eugenio Torelli Viollier, fu anche il primo presidente della Società per l’edificazione di abitazioni operaie, che sotto la sua guida realizzò le abitazioni di operaie di via Pesce, via Conservatorio, via Crocefisso, Porta Vittoria, via Campo Lodigiano e via Pasquale Sottocorno, per un totale di oltre 700 locali.
Morì a soli 41 anni, il 5 gennaio 1890, suscitando profondo cordoglio e il commosso ricordo degli amici e compagni di lotte, Giuseppe Mussi e Carlo Romussi.